L’8 aprile 2025 terremo una lezione all’interno della seconda edizione dei Laboratori di territorio, il percorso formativo promosso dalla Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali, nato per rafforzare la connessione tra cultura, territori e partecipazione attiva.
È la nostra prima volta in questo programma, ma non la prima collaborazione con la Fondazione: abbiamo da poco concluso la nostra partecipazione alla terza edizione di Cantiere Città, un’esperienza preziosa che ci ha permesso di condividere il nostro approccio con una rete nazionale di operatori, enti e progettisti culturali.
La gamification come strumento per la valorizzazione dei centri storici
La lezione — tenuta online dalla nostra formatrice Cristina Palermo — si intitola
“La gamification come strumento per la valorizzazione dei centri storici”, e nasce da una convinzione forte: il gioco, se progettato con cura, può diventare uno strumento serio per il cambiamento, capace di coinvolgere le comunità locali, attivare nuove energie e creare legami più profondi con i luoghi.
Durante l’incontro esploreremo quattro direzioni:
🎲 Urban games: giochi che trasformano i centri storici in spazi di esplorazione, collaborazione e narrazione. Pensiamo a cacce al tesoro, giochi di ruolo urbani, geocaching, street games… attività che invitano a riscoprire il territorio con occhi nuovi.
🌍 Local games: giochi progettati per generare un impatto diretto e concreto sulla comunità. Non semplici “ambientazioni urbane”, ma veri strumenti di attivazione civica, in cui le azioni ludiche hanno effetti reali e collettivi.
🤝 Co-creazione: i giochi funzionano davvero quando sono progettati insieme a chi vive i territori. Mostreremo metodi e strumenti per facilitare processi partecipativi e per costruire giochi a partire da bisogni, desideri, risorse locali.
🏙️ Play the City: un approccio internazionale che utilizza il gioco per supportare la progettazione urbana collaborativa. Attraverso scenari, sfide e regole condivise, le persone sono invitate a ragionare insieme sul futuro degli spazi che abitano.
A partire da case study concreti (come Little Game Makers o European Future Citizens), forniremo ai partecipanti strumenti pratici per immaginare come portare il gioco nei propri contesti professionali: musei, biblioteche, amministrazioni pubbliche, scuole, associazioni di promozione culturale e sociale.
Siamo convinti che i piccoli centri, troppo spesso considerati “marginali”, siano invece laboratori ideali per l’innovazione culturale e sociale, proprio perché offrono relazioni più strette, identità forti e spazi da ripensare in modo creativo.
Il gioco può aiutarci a valorizzarli, rendendoli protagonisti di un futuro condiviso.
🔍 Vuoi saperne di più sulla lezione o immaginare un percorso simile per il tuo territorio?
Contattaci: ci piace progettare insieme!
Credits: Immagine di Freepik