Seleziona una pagina

In questo articolo della rubrica Play & Grownon parleremo di come essere più efficienti. Al contrario, condividerò con voi idee e suggerimenti che a prima vista vi renderanno meno efficienti (ma vi porteranno benefici sul lungo periodo). La verità è che non sempre per essere più produttivi dobbiamo sforzarci di essere più veloci.

Quando svolgiamo dei compiti di routine che troviamo particolarmente noiosi, può infatti capitare che diventiamo svogliati, ci distraiamo facilmente e finiamo per rallentare il nostro lavoro. In questi casi non ha senso pensare a come essere più veloci. Piuttosto, potrebbe essere utile darsi un boost di motivazione provando a trasformare il proprio compito in un gioco. Forse all’inizio vi sembrerà di rallentare un po’, ma una volta recuperata la giusta energia potrete tornare a svolgere il vostro compito nella maniera consueta e scoprirvi così più efficienti di prima.

Un lavoro noioso è un lavoro troppo facile

Spesso preferiamo i giochi alla vita reale perché quest’ultima o è circondata da troppe ansie e critiche (e quindi siamo paralizzati dalla paura di sbagliare), oppure ci annoia a morte, perché i compiti che svolgiamo sono troppo facili.
Sì, proprio così. Avete letto bene. Spesso i compiti che svolgiamo sono troppo facili!
Del resto per descrivere i giochi, il filosofo Bernard Suits affermava:

“Giocare è il tentativo volontario di superare ostacoli non necessari”

Ho adorato questa citazione sin dalla prima volta che l’ho sentita perché l’ho trovata illuminante. Spesso pensiamo ai giochi solo come a qualcosa di leggero e superficiale, ma in realtà i giochi ci insegnano che non c’è quasi nulla che ci renda più felici di un buon lavoro duro.

Come gamificare i nostri compiti più noiosi

Per gamificare i nostri compiti più noiosi dobbiamo quindi renderli più difficili, aggiungere degli ostacoli. Qui di seguito vi riporto alcune idee. Potete lasciarvi ispirare da una sola o provare una combinazione di alcune di esse.

1. Aggiungere il rischio

Il lavoro ad alto rischio è estremamente orientato all’azione, spesso richiede velocità e ci elettrizza perché sentiamo di essere di fronte a due alternative completamente opposte: riuscire in maniera grandiosa o fallire miseramente. Esistono diversi giochi che usano l’elemento del rischio per essere più attraenti. Non parlo esclusivamente dei giochi in cui si rischiano di perdere soldi. Pensiamo anche a un videogioco orientato all’azione dove bisogna agire in velocità altrimenti rischiamo di dover ricominciare daccapo.

Come aumentare il rischio di un compito di routine così da renderlo più interessante? La maniera più semplice è decidere di “mettere in gioco” qualcosa, per esempio facendo una piccola scommessa con un vostro collega o anche con voi stessi, del tipo: “Se termino questo compito entro oggi, questa sera andrò a fare un aperitivo con i miei amici”. A voi la scelta dell’oggetto da mettere in palio, l’importante è che sia qualcosa che per voi ha sì un valore, ma non troppo grande: se decideste di mettere in gioco qualcosa di troppo importante per voi, non potreste più parlare di gamificazione. Uno degli elementi caratteristici del gioco è la sua spensieratezza.

2. Aggiungere ostacoli mentali

Le nostre facoltà cognitive hanno bisogno di essere stimolate, detto in altre parole: “ci piace sentirci intelligenti“. È per questo che ci piace giocare a rompicapi, enigmi, giochi di strategia ecc. Purtroppo non tutti i compiti che dobbiamo portare a termine sul luogo di lavoro richiedono il pieno utilizzo della nostra intelligenza ed è per questo che spesso ci annoiano.

Provate allora a chiedervi: “come posso rendere più complesso un compito di routine in modo da stimolare maggiormente il mio cervello?” Potete decidere di fare i calcoli senza l’utilizzo delle formule excel o di scrivere la vostra relazione utilizzando per forza cinque parole a caso che trovate sul dizionario… Anche in questo caso date libero sfogo alla fantasia. Per non rischiare di “perdere troppo tempo”, potete anche decidere di sfidarvi solo per un determinato periodo di tempo, o per un solo paragrafo della vostra relazione, giusto quello che vi serve per attivare un boost di motivazione.

3. Aggiungere ostacoli fisici

Se prima ho parlato di ostacoli mentali ora non posso che parlarvi di ostacoli fisici. Lo sforzo fisico, quello che fa pompare più velocemente il cuore e ci fa anche sudare miseramente, è in realtà molto prezioso. In questi casi il nostro cervello viene inondato di endorfine e, oltre alla stanchezza, proviamo anche un forte senso di benessere.
Aggiungere una difficoltà di tipo fisico al nostro compito potrebbe aiutarci a gamificarlo. Del resto questo è il concetto base di molti sport e giochi che si fanno all’aperto: qual è il senso, quando giochiamo a campana, di dover saltellare su una gamba sola senza perdere mai l’equilibrio?

Ideare ostacoli fisici per un compito che è già di per sé fisico, per esempio “riordinare il magazzino”, non è così difficile; ma possiamo provare a farci venire in mente qualche buona idea anche per i compiti più mentali, per esempio: “Siamo in grado di rispondere all’ultima email scrivendo a occhi chiusi?”

4. Ricercare il senso di scoperta

Quello che molti giochi fanno (pensiamo a un video gioco action-adventure come Tomb Rider, ma anche al più banale nascondino) è darci un’occasione in più nella nostra vita quotidina per essere curiosi. In altre parole, i giochi ci regalano il piacere di indagare in maniera attiva oggetti e spazi che non ci sono familiari. Questa “ricerca” ci fa sentire entusiasti e motivati.

Provate quindi a pensare a come potete modificare il vostro compito in modo che lo svolgimento di quel compito diventi anche l’occasione per sperimentare qualcosa di nuovo. Un modo semplice potrebbe essere decidere di usare uno strumento diverso dal solito (per esempio un software diverso). Focalizzatevi quindi sul processo del vostro compito e cercate di capire come modificarlo in modo da dargli un nuovo aspetto, questo vi aiuterà a renderlo più interessante.

5. Essere creativi

Dopo ogni sforzo creativo, ci sentiamo più abili di quanto non lo eravamo all’inizio e anche orgogliosi di quanto abbiamo realizzato. Ecco perché aggiungere un po’ di creatività al nostro compito potrebbe essere una buona soluzione per gamificarlo e renderlo più attraente.

Faccio subito una premessa per chi sta già pensando: “Ma io non sono una persona creativa!” oppure “Ma il mio non è un lavoro creativo!”. Affronteremo sicuramente l’argomento della creatività negli articoli successivi, ma oggi mi limiterò a sottolineare che essere creativi non significa essere degli artisti e mettersi a disegnare e colorare lì dove non è necessario. Possiamo parlare di “lavoro creativo” per tutti quei compiti durante i quali prendiamo decisioni significative che condurranno alla realizzazione di qualcosa di nuovo.
Considerando questo, per rendere più creativo il nostro compito così da “vivacizzarlo” un po’, chiediamoci innanzitutto qual è o quale potrebbe essere l’oggetto della nostra realizzazione: un documento? uno schema? un archivio organizzato? Chiediamoci poi quali sono le decisioni che prenderemo e che incideranno sulla forma (in senso ampio) di tale “oggetto”. Iniziate già a intravedere la creatività nel vostro lavoro?

6. Cercare uno o più compagni

Sentire di esser parte di un gruppo e di avere un ruolo da svolgere all’interno di un’impresa più grande di noi ci fa sentire bene. Quanti giochi non sarebbero ugualmente divertenti se si giocassero in squadra?

Sembra un suggerimento un po’ banale ma cercare una persona con cui portare a termine il proprio compito può certamente aiutarci a renderlo meno noioso. Non tutti i compiti sono condivisibili a prima vista, ma possiamo anche pensare di condividere solo una parte di essi. Non si tratta semplicemente di dividersi il compito così da essere più veloci, bensì del trarre tutto il giovamento possibile dal piacere di lavorare insieme, di collaborare, di non sentirsi soli.

Qual è il vostro suggerimento preferito? Se ne seguirete qualcuno sappiate che mi farebbe molto piacere sapere come avete deciso di trasformare la vostra task e come è andata a finire. Lasciate pure un commento sui nostri social o scrivete a playandgrow@potinpot.it.